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PASSI SUL SENTIERO

NICHOLAS ROERICH

Perché cominciare un Sentiero Spirituale?

Ad un certo punto del nostro camino terreno, ogni attività viene vista in funzione della maggior Luce che può apportare alla coscienza individuale, ma soprattutto alla coscienza dell’umanità, con la quale sentiamo di costituire un unico corpo.

Noi, siamo l’Umanità Una, ognuno di noi è una cellula di questo meraviglioso organismo chiamo Terra.

Siamo giunti ad un punto in cui cominciamo a vedere la Vita in modo diverso, la nostra Coscienza inizia a risponde alla Luce della verità.

Anche se è ancora molto distante dalla nostra comprensione, questa Luce ci avvicina un po’ di più ai veri valori Etici dell’esistenza, solo così si delinea la direzione.

NICHOLAS ROERICH

Passo dopo passo questa direzione ci avvicina al Sentiero, delinea il Sentiero, noi stessi diventiamo il Sentiero, allora:

Comprendiamo l’enorme valore del tempo, spesso disconosciuto o banalizzato: se un individuo ha tutto ma non ha il tempo, è l’uomo più povero del mondo;

Comprendiamo che imparare a utilizzare il tempo, lo spazio, le parole, i pensieri, le azioni, il denaro è un dovere preciso nei confronti delle forze evolutive;

Comprendiamo che il Tempo, lo spazio, le parole, i pensieri, le azioni e lo stesso denaro sono ricchezze e opportunità da condividere con gli altri, secondo le circostanze e le necessità;

Comprendiamo che tutto ciò che si dà ritorna come ricchezza accresciuta al donatore stesso (Legge di retribuzione);

Comprendiamo che il dare è ovvio e naturale, e non frutto di particolare “bontà” o “generosità d’animo”;

Comprendiamo che il dare è giusta restituzione di quanto abbiamo accumulato di superfluo, che “ci appesantisce” e appartiene di diritto ai nostri simili;

Comprendiamo che “dare” e “avere” sono l’inspirazione e l’espirazione dell’universo, dove ciascun regno dà a quelli inferiori e prende da quelli superiori (Legge della Gerarchia);

Comprendiamo che la Cooperazione è il segno distintivo dell’uomo risvegliato.

NICHOLAS ROERICH

In sintesi, il Desiderio, il Tempo, e tutte le altre propensioni di cui abbiamo scritto, appaiono all’individuo risvegliato risorse da utilizzare al meglio per l’evoluzione, di sé e degli altri, e del cui uso dovrà rendere conto, non solo a se stesso ma a tutti gli organismi cui fa parte.

L’inizio del Sentiero è, perciò, sempre legato ad una “morte” del desiderio comunemente inteso, ad un doloroso svelamento, ad una “depressione” dell’energia; ad una delusione della coscienza che non trova più dilettevoli i suoi giochi egoistici e crudeli di desiderio, di potere, di arroganza, di facili “successi”, di incosciente deresponsabilizzazione nei confronti del Tempo.

Ma tale morte è una nascita per il Sé, che inizia a vivere la sua vita reale.

NICHOLAS ROERICH
NICHOLAS ROERICH

Nell’assimilare i fuochi cosmici tutto l’organismo si rigenera e gli elementi estranei vengono eliminati dalla sua stessa fiamma. Lo spirito armato vince di suo proprio impeto; perciò l’Infinito indica il Fuoco onnipervadente come il segno prescritto che risana.

A ognuno è affidata la ricerca della via verso la sfera superiore; ma quando l’umanità pensa che
il lavoro prescritto per la trasmutazione dello spirito e di tutti gli accumuli possano avvenire
dall’esterno, la leva del Cosmo scende ad annientare ciò che si è accumulato. Solo di propria mano,
solo di propria volontà, solo col proprio sforzo, solo col proprio lavoro, lo spirito può farsi collaboratore cosciente dell’Infinito. La leva calerà sugli orizzonti ristretti per demolire ciò che oscura il corso evolutivo. Ma la leva delle azioni di tutta la vita, intesa come unione con la sfera superiore, scenderà come Fuoco che rigenera.
Esprimere l’unità, esprimere l’indivisibilità e realizzare il nucleo dello spirito come creatore:
ecco la formula migliore dell’essenza dell’Essere.

Infinito 1 § 33 Agni Yoga

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